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Analisi degli incidenti stradali causati da cinghiale (Sus scrofa) in Toscana dal 2016 al 2019

Titolo della tesi

Analisi degli incidenti stradali causati da cinghiale (Sus scrofa) in Toscana dal 2016 al 2019

Candidato

Cappelli Matilde

Relatore

Zaccaroni Marco

Correlatori

 

Anno accademico

2020 - 2021

Riassunto

Negli ultimi decenni la popolazione selvatica di ungulati nel continente Euroasiatico ha subito un sostanziale incremento sia in termini di abbondanza di popolazione che di espansione territoriale. Questo aumento di individui è riscontrabile anche nella specie Cinghiale (Sus scrofa) la quale risulta essere una delle specie più presenti nel territorio toscano. Per via dell’alta presenza e densità di individui sorgono molti problemi di convivenza con l’uomo e con le attività antropiche, tra le varie tipologie di danni attribuibili agli ungulati sono molto importanti gli incidenti automobilistici dovuti ad attraversamenti di animali. L’elaborato ha come oggetto un’analisi sugli incidenti avvenuti sulle strade della Regione Toscana, da gennaio 2016 a dicembre 2019, con la specie cinghiale. Il lavoro ha l’obiettivo di riportare su supporto cartografico, in modo puntuale gli incidenti, per studiarne l’andamento e far emergere, se presenti, le correlazioni tra numero di incidenti, zone geografiche, periodo annuale, orario e caratteristiche dell’habitat. Lo studio dei dati, forniti dalla Regione Toscana, si è svolto in tre fasi; nella prima fase è stata compiuta un’analisi descrittiva tramite l’utilizzo del programma Excel e di grafici. Nella seconda parte, attraverso l’impiego del programma QGIS gli incidenti sono stati localizzati su supporto cartografico e ne è stata studiata la distanza dalle AVC e dalle Aree Protette. Nell’ultima fase del lavoro è stata svolta un’analisi statistica della varianza per capire se la tipologia di habitat potesse essere un fattore significativo e se potesse influenzare il numero di incidenti. L’andamento dei sinistri nelle diverse province è risultato eterogeneo, questi si concentrano maggiormente nelle province più estese e meno antropizzate come Grosseto, Arezzo e Siena. I periodi annuali con maggiori incidenti si sono rivelati essere quelli autunno-invernali, con picchi nei mesi di novembre, dicembre e agosto, in concomitanza con il periodo riproduttivo e l’apertura della caccia. Elevato numero di registrazioni è stato riscontrato nel periodo notturno, con picchi in inverno verso le ore 19.00, nel periodo estivo attorno alle 23.00. Nello studio delle distanze la maggior parte di collisioni sono avvenute nel primo chilometro dalle aree, con massimo nei primi cento metri. Riguardo l’analisi ambientale i terreni ad uso seminativo irrigui e non ed i prati/pascoli sono significativi nella presenza di incidenti. Contrariamente nei terreni ad uso boschivo non è emerso un collegamento tra habitat e numero di incidenti. Una possibile spiegazione potrebbe essere il senso di sicurezza che la copertura vegetale fornisce all’animale. I risultati ottenuti dall’analisi possono rivelarsi utili per essere utilizzati come supporto e fattore di previsione di incidenti, quindi aiutare nella individuazione di eventuali azioni di mitigazione.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

28.11.2023

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