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L'andamento negli anni della consistenza di ungulati in Toscana e nel territorio dell'ATC 3 Siena Nord e l'influenza della pandemia sugli abbattimenti.

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Titolo della tesi

L'andamento negli anni della consistenza di ungulati in Toscana e nel territorio dell'ATC 3 Siena Nord e l'influenza della pandemia sugli abbattimenti.

Candidato

Antonini Matilde

Relatore

 

Correlatori

 

Anno accademico

2021 - 2022

Riassunto

La Toscana, negli ultimi anni, è risultata essere una delle regioni in cui si è registrata una importante presenza di ungulati. In particolare, le specie più facilmente reperibili sul territorio toscano sono 4: Capriolo, Cinghiale, Cervo e Daino. L'obiettivo dello studio effettuato è quello di andare ad analizzare l'andamento, negli ultimi 20 anni, della consistenza delle popolazioni delle 4 specie suddette sia a livello regionale che nel territorio dell'ATC 3 Siena Nord, ponendo l'attenzione sulla variazione del numero di individui e su come, e se, questa abbia risentito dell'avvento della pandemia. Un'altra analisi che è stata effettuata è quella relativa al numero di abbattimenti dal 2000 ad oggi in Toscana, necessaria per poter capire se le restrizioni imposte abbiano o meno influito sull'andamento dei prelievi. Per poter svolgere una ricerca esaustiva si è fatto uso di grafici tracciati, a partire da estrazioni del portale TosCaccia, fornite dalla Regione Toscana, nelle quali si trovano le consistenze delle varie specie negli anni e il numero di prelievi effettuati, tramite l'utilizzo di fogli di lavoro Excel si è potuto analizzare l'andamento delle consistenze e degli abbattimenti, facendo poi le dovute considerazioni a riguardo. In particolare si è potuto osservare che, a livello regionale, tutte le specie prese in esame, ma soprattutto Capriolo e Cinghiale, hanno registrato un incremento considerevole del numero di capi fino al 2016, anno in cui è entrata in vigore la "Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana". Nel triennio di validità della legge l'andamento di tutte le specie ha subito un decremento, più o meno importante, per poi tornare, in alcuni casi, a salire leggermente nel 2020, anno coincidente sia con la fine della validità della legge che con l'inizio della pandemia. A livello di ATC, lo studio è stato effettuato sulle due specie più facilmente reperibili ed omogeneamente presenti nel territorio di competenza: Cinghiale e Capriolo. Per queste specie si è osservato l'andamento della consistenza negli ultimi 5 anni che, in entrambi i casi, ha registrato un incremento nel 2020. Per quanto riguarda gli abbattimenti, invece, si è evidenziato, mediante grafici rappresentanti l'andamento dei prelievi in Toscana, come essi abbiano subito un decremento, per quasi tutte le specie, coincidente con l'inizio della pandemia. Per poter, o meno, attribuire alle restrizioni da Covid-19 le variazioni di abbattimenti e consistenze si dovrà aspettare il termine dell’emergenza sanitaria per poter confrontare i dati dell’intero periodo con quelli antecedenti e successivi. Ciò che, però, è innegabile è che la pandemia ha portato a vari cambiamenti non solo nello stile di vita di ognuno di noi, ma anche nel mondo venatorio.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

28.11.2023

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