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I nidi artificiali nel Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo (PU)

Titolo della tesi

I nidi artificiali nel Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo (PU)

Candidato Greta Polidori
Relatore  
Correlatore  
Anno Accademico 2013-2014
Riassunto

Nel corso della storia le popolazioni umane hanno modificato profondamente il paesaggio, riducendo le foreste a favore di coltivi e pascoli. Il cambiamento più significativo è stato sicuramente l’avvento dell’agricoltura intensiva: l’uso di pesticidi, insetticidi e fitofarmaci ha portato ad una enorme diminuzione di fauna selvatica, la cui presenza era già compromessa dall’espansione delle tecniche monoculturali. Si è verificata inoltre una forte riduzione di paludi, boschetti, siepi e filari, habitat fondamentali per la vita delle specie animali. Questi cambiamenti hanno avuto un enorme impatto su tutti gli esseri viventi, ma in particolare sull’avifauna, che ha visto in continua diminuzione fonti di cibo e siti per la nidificazione, con un conseguente crollo demografico. Per essere in parte ripristinate o almeno salvaguardate, molte popolazioni ornitiche necessitano di interventi di tutela.
Molte specie di uccelli e anche numerosi piccoli mammiferi, nidificano nelle cavità naturali degli alberi. Tuttavia gran parte di questi uccelli non è in grado di scavarsi autonomamente una cavità. Essi devono quindi sfruttare i nidi scavati da altri animali (come i picchi), o utilizzare cavità preesistenti in vecchi alberi, rocce oppure in muri o costruzioni. A causa dell’abbattimento di vecchi alberi ricchi di anfratti si verifica spesso una forte competizione tra specie per la conquista del sito di nidificazione. Alla carenza di questi siti è possibile rimediare con i nidi artificiali che, simulando le cavità naturali, consentono di incrementare le popolazioni ornitiche. In questa indagine è stata trattata l’installazione di nidi artificiali all’interno del Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo. In particolare si sono analizzati i materiali usati e la metodologia applicata. E’ stata effettuata inoltre un’attenta analisi dei dati raccolti nel corso di dieci anni.
Dallo studio svolto l’utilizzo di nidi artificiali sembra aver favorito la conservazione dell’avifauna e incrementato la nidificazione e il successo riproduttivo. L’impiego dei nidi artificiali rappresenta uno strumento importante anche per la conoscenza delle specie, che in questo modo possono essere studiate da vicino e durante tutto il ciclo biologico. I nidi non solo possono essere una grande risorsa anche per le attività umane: l’aumento della popolazione ornitica consente il controllo di molti insetti nocivi all’agricoltura, con la possibilità di ridurre i costi e i rischi per la salute umana dovuti all’eccessivo impiego di pesticidi. Soprattutto se installati per il Gheppio, i nidi artificiali, incrementandone la presenza, rappresentano anche un ottimo metodo, del tutto naturale, per proteggere le colture dallo Storno.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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