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Studio del comportamento dell'Orso bruno (Ursus arctos) tramite collare GPS. Il monitoraggio dell'orso Madi fra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia.

Titolo della tesi


Studio del comportamento dell'Orso bruno (Ursus arctos) tramite collare GPS. Il monitoraggio dell'orso Madi fra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia.

 

Candidato


Truschi Stefania

 

Relatore


Martini Andrea

 

Correlatore


Conti Leonardo, Filacorda Stefano

 

Anno accademico


2014 - 2015

 

Riassunto


Il mio studio ha riguardato il monitoraggio dell'orso Madi, un esemplare maschio di età stimata tra i 3 e 4 anni, catturato la notte del 20 Maggio 2013 presso il Gran Monte tra i comuni di Taipana e Lusevera (Friuli-Venezia Giulia) con l'obiettivo di dotarlo di un collare satellitare per studiarne i movimenti e raccogliere informazioni utili alla salvaguardia della specie.

Lo scopo del mio lavoro è stato quello di unire la tecnologia satellitare GPS e i programmi GIS in grado di ricavare effettive indicazioni sulla pianificazione territoriale ma soprattutto per studiare meglio il comportamento e le abitudini del plantigrado. Mediante il software QGIS e applicando la Kernel Analysis abbiamo potuto studiare con precisione l'areale di frequentazione di Madi.

I risultati ottenuti hanno permesso la definizione sia della distribuzione di utilizzazione (UD) durante l'arco temporale di un anno, sia della UD ripartita per ogni stagione (autunno, inverno, primavera ed estate). Dall'analisi si è evinto che Madi ha effettuato spostamenti che vanno dal Veneto, attraverso le Prealpi Carniche, le Alpi Carniche fino a toccare il sud dell'Austria e arrivando perfino al confine con la Slovenia nelle Alpi Giulie.

In primavera, dove si è verificata una distribuzione di utilizzazione maggiore (si suppone per la fase di ricerca di cibo del periodo di post-letargo o dalla ricerca del partner) l'area totale è risultata circa di 17170 km², con un'area di maggior frequentazione che ha interessato una superficie di 167,25 km².

In estate, la seconda stagione in termini di superficie di zone di frequentazione, l'area totale è risultata di circa 1267 km², molto inferiore rispetto a quella primaverile e l'area di maggior frequentazione è risultata pari a 11,78 km². In questo periodo gli spostamenti sono più brevi anche se molto frequenti, in quanto l'estate è la stagione degli accoppiamenti.

In autunno, la terza stagione per estensione di areale di frequentazione, l'area totale è risultata circa di 373 km², con una zona di maggior concentrazione di 3,92 km². E' interessante notare come in letteratura l'autunno sia per la specie target la stagione in cui vengono effettuati solitamente i maggiori spostamenti per la ricerca di ambienti ricchi di cibo. Madi invece frequenta una zona abbastanza ristretta nella fascia carnica e questo lascia supporre che abbia trovato un luogo molto favorevole e abbondante di risorse trofiche. Inoltre, dalle immagini elaborate con il software QGIS possiamo notare una sovrapposizione di home-range tra autunno e inverno, questo potrebbe indicare un principio di ricerca di un ricovero ideale, dove poter passare il periodo di letargo invernale.

In inverno, la stagione classificata come periodo di letargo (o meglio di "ibernazione"), l'area totale è risultata molto circoscritta essendo pari a 11815 m².  Da un'analisi di maggior dettaglio della zona di letargo, possiamo notare che Madi effettua dei piccoli spostamenti intorno a quell'area, si suppone per la ricerca di cibo, calore o per abbeverarsi.

Anche se il monitoraggio di un singolo individuo non porta a delle conclusioni esaustive sul comportamento generale della specie, si ritiene che un'analisi integrata comparando dati di altri soggetti e effettuando ulteriori ricerche sempre tramite la tecnologia GPS-GIS (come per esempio  studi sulle traiettorie medie percorse, sulle abitudini comportamentali diurne e notturne, sui fattori ambientali condizionanti e sull'attività giornaliera attraverso collari GPS integrati con particolari sensori) permetta di migliorare il grado di conoscenza dell'ecologia della specie, consentendo di pianificare politiche di conservazione della specie e gestione del territorio agro-forestale.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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