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La gestione della Lince (Lynx lynx), del Leone (Panthera leo) e della Tigre (Panthera tigris), nel Centro di Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone

Titolo della tesi


La gestione della Lince (Lynx lynx), del Leone (Panthera leo) e della Tigre (Panthera tigris), nel Centro di Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone

 

Candidato


Bevilacqua Claudia

 

Relatore


Bevilacqua Claudia

 

Correlatore


 

 

Anno accademico


2014 - 2015

 

Riassunto


Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’efficienza di alcuni arricchimenti utilizzati dal “Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica - Monte Adone”, per la Lince (Lynx lynx), il Leone (Panthera leo) e la Tigre (Panthera tigris), al fine di limitare i disagi causati da un ambiente diverso rispetto a quello naturale.

L’area di studio è rappresentata dal Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica- Monte Adone che sorge in via Brento 9, nel comune di Sasso Marconi (BO) a circa 25 km da Bologna. E’ situato alle falde del Monte Adone a 500 m s.l.m., in una tenuta agricola di circa 25 ettari, affacciata sui colli e immersa all’interno della riserva naturale più grande dell’Emilia Romagna: il Contrafforte Pliocenico, area già riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria (SIC IT4050012) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) all'interno della Rete Natura 2000.

La stessa è inoltre già riconosciuta dal Piano Territoriale Paesistico Regionale come “zona di tutela naturalistica” e oasi di protezione faunistica.
L’Oasi, situata tra le valli dei fiumi Setta, Savena, Zena e Idice, nei territori dei comuni di Sasso Marconi, Monzuno e Pianoro, con una superficie di oltre 750 ettari, è un comprensorio di grande interesse geologico e naturalistico.

Il Centro garantisce un servizio informativo e di emergenza, attivo 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, su tutto il territorio provinciale per il soccorso di fauna selvatica autoctona trovata ferita e/o in difficoltà.

Oltre agli animali recuperati direttamente, al Centro vengono affidati esemplari di fauna esotica – provenienti da tutto il territorio nazionale - posti sotto sequestro giudiziario dalle Autorità Competenti, e in particolare dal Corpo Forestale dello Stato, per commercio e detenzione illeciti, maltrattamento, ecc.

La struttura, che si propone quando possibile di essere un centro di accoglienza temporanea, è riuscito in più casi a ricollocare alcuni di questi animali all'interno di specifici progetti in centri e parchi europei ed extraeuropei.

Quando ciò non è possibile, gli animali vengono ospitati al Centro in via definitiva. Purtroppo infatti, nella maggior parte dei casi, la stretta vicinanza dell’uomo e i danni fisici e psicologici provocati dai maltrattamenti subiti, rendono questi animali ospiti fissi delle strutture del Centro, che negli anni si è costantemente evoluto per garantire loro una vita serena e dignitosa.

Nei confronti di questi esemplari vengono utilizzati, i così detti “arricchimenti”.

L'arricchimento ha un ruolo fondamentale perché fornisce gli stimoli necessari a garantire il benessere psicologico e fisiologico di un animale in cattività.

Dall’esame delle osservazioni effettuate durante lo studio è emerso che:

Fra gli arricchimenti ambientali

  • le piscine sono un ottimo rimedio per le Tigri, che amanti dell’acqua, soddisfano le loro esigenze immergendosi, giocando e rilassandosi all’interno di queste strutture;
  • i tronchi e le pedane, dove gli animali si arrampicano, sono da considerarsi delle buone strutture per il loro riposo, in quanto simulano quelle degli ambienti naturali;
  • la vegetazione più o meno fitta di alberi ed arbusti costituiscono un ottimo riparo, soprattutto durante le giornate molto calde quando gli animali cercano ricovero all’ombra delle piante, come fanno in natura;
  • i siti di rifugio sono risultati molto apprezzati dagli animali, in particolar modo quando sentono il bisogno di isolarsi completamente dall’ambiente esterno in cerca di tranquillità.

Fra gli arricchimenti alimentari

  • hanno fornito buoni risultati i sacchi di carta rigida, arricchiti con piume e con erbe miste, perché oltre a stimolare il movimento e l’appetito degli ospiti, rendono molto gradevole il momento del pasto;
  • la somministrazione del cibo nascosto sotto frasche ha incuriosito solo due tigri delle tre ospitate nel recinto. Questo tipo di arricchimento nel complesso sembra destare poco interesse;
  • l’arricchimento attraverso l’uso di scatole, in cui viene riposto il cibo, ha fornito ottimi risultati;
  • il cibo distribuito nel recinto delle Tigri sparso in più punti dei ricoveri, posto su tronchi, dentro copertoni in disuso, tra la vegetazione o appeso a delle reti, sembra suscitare poco interesse negli animali;
  • l’introduzione accidentale di piccoli animali domestici all’interno del recinto dei felini scatena l’istinto predatorio di questi soggetti.

Fra gli arricchimenti ludici

  • i palloni di gomma, che poi finiscono per essere bucati con le unghie robuste, sono un ottimo sistema di arricchimento per i felini, in quanto stimolano negli animali il divertimento, la spensieratezza e lo sfogo;
  • i copertoni in disuso suscitano molto interesse, questi oltre a favorire il movimento sono un ottimo svago per gli animali.

Nel complesso gli ospiti presenti presso il Centro di Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica-Monte Adone sembra non mostrino alcun tipo di malessere.

Per avere però prova di ciò, sarebbe auspicabile continuare questo tipo di indagine per un arco di tempo più lungo e solo dopo aver approfondito alcuni aspetti, si potrà confermare la validità dei sistemi usati per gestire questi animali.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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