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Analisi degli abbattimenti del cinghiale (Sus scrofa) nella stagione venatoria 2014/2015 in provincia di Pistoia.

Titolo della tesi


Analisi degli abbattimenti del cinghiale (Sus scrofa) nella stagione venatoria 2014/2015 in provincia di Pistoia.

 

Candidato


Chiti Giulia

 

Relatore


Lupi Paola

 

Correlatore


Gaggioli Andrea

 

Anno accademico


2014 - 2015

 

Riassunto


Il Cinghiale (Sus scrofa) è un animale ampiamente diffuso su tutto territorio italiano, necessita perciò di una gestione accurata. In provincia di Pistoia la gestione del cinghiale è sancita dai Piani Faunistici Venatori, che prevedono fasi di stima e di abbattimento. Le fasi di stima vengono effettuate con i censimenti su tutto il territorio provinciale; i metodi che danno un risultato migliore sono la conta delle impronte sulla neve; cattura e ricattura e la conta alle governe. Il territorio provinciale viene quindi diviso in sei distretti di gestione, ai quali è affidato un numero minimo di abbattimento.

I dati analizzati sono stati gentilmente forniti dalla D.R.E.Am. Italia e sono relativi alla stagione venatoria 2014/2015 nella provincia di Pistoia, nei sei distretti per la caccia al cinghiale; dai dati è stato possibile evincere che tutti i distretti hanno raggiunto la quota minima prevista, tranne il distretto 3, con un totale di 2169 capi a fronte di un minimo di 1986.

Dal confronto dei prelievi venatori effettuati in Provincia di Pistoia nelle stagioni venatorie 1996 – 2014, la stagione venatoria 2014-2015 si colloca fra quelle in cui è stato effettuato un buon numero di animali abbattuti.

La struttura di popolazione è risultata nel complesso equilibrata e i pesi medi all’interno delle varie classi di età sono risultati in linea con le caratteristiche della specie.

Dal confronto della struttura di età della popolazione, nei diversi distretti, è emersa una certa uniformità fra le classi di età, a parte il distretto 2 che ha mostrato una percentuale molto alta (56,3) di animali adulti, tutti gli altri presentavano una struttura equilibrata con una minore incidenza delle classi giovani.

L’esame della fertilità delle femmine ha mostrato nel complesso una percentuale di femmine fertili con un valore di circa il 60% nella classe delle adulte, del 55% nella classe delle sub adulte e del 32% nella classe delle giovani.

Il numero medio di corpi lutei è risultato in linea con quanto di solito rilevato nella specie.

Il numero delle femmine feconde è risultato soddisfacente; nonostante le difficoltà nell' individuare i feti nelle prime settimane dal concepimento, e nella compilazione delle schede, soprattutto per alcune squadre, che hanno prodotto schede incomplete o con evidenti errori nell’individuazione dei corpi lutei.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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