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Il Cervo (Cervus elaphus): distribuzione e densità nel comprensorio dell'A.C.A.T.E.R CENTRALE, nelle province di Prato, Firenze, Pistoia e Bologna.

Titolo della tesi


Il Cervo (Cervus elaphus): distribuzione e densità nel comprensorio dell'A.C.A.T.E.R CENTRALE, nelle province di Prato, Firenze, Pistoia e Bologna.

 

Candidato


Lucarini Gemma

 

Relatore


Lupi Paola

 

Correlatore


Viliani Michele

 

Anno accademico


2015-2016

 

Riassunto


Il seguente studio ha lo scopo di approfondire le conoscenze sulla distribuzione e la densità del cervo (Cervus elaphus) nelle province di Prato, Firenze, Pistoia e Bologna (comprensorio A.C.A.T.E.R CENTRALE) dal 2009 al 2014.

Il seguente elaborato ha esaminato le possibili cause che hanno portato delle modificazioni sulla densità della popolazione di cervo nel comprensorio dell’A.C.A.T.E.R CENTRALE, area che comprende una vasta porzione di territorio a cavallo della dorsale appenninica e che interessa le Province di Pistoia, Prato, Firenze e Bologna. Il territorio dell’A.C.A.T.E.R CENTRALE, aggiornato alla primavera del 2015, è pari a 1.5722 kmq, mentre quello riproduttivo corrisponde a 607 kmq. L’areale è di tipo “pulsante” con contrazione nel periodo autunnale ed espansione a fine periodo riproduttivo.

Per poter avviare una stima di popolazione in ogni singola provincia è stato utilizzato il metodo di censimento al bramito. Il censimento al bramito è uno dei metodi maggiormente utilizzato per la stima demografica di popolazioni di cervo (Cervus elaphus), soprattutto in presenza di un’elevata copertura forestale, come quella presente in buona parte del territorio indagato (A.C.A.T.E.R CENTRALE).

Esso si basa sul conteggio dei maschi adulti, individuati tramite le caratteristiche emissioni vocali (bramiti) durante il periodo riproduttivo. L’obiettivo del censimento al bramito è dunque quello di contare con precisione i maschi adulti per poi, con altri metodi di stima, determinare il numero totale di cervi e la loro distribuzione nello spazio indagato e nell’area circostante. Grazie ai dati ottenuti dai conteggi dei maschi bramitanti dal 2009 al 2014, nelle quattro province, è stato possibile ipotizzare le cause che hanno portato il cervo, nel corso del tempo, ad occupare in maniera diversa i territori del comprensorio.

In conclusione è emerso che la distribuzione della specie è influenzata dai seguenti fattori:

  • tipologie vegetazionali; sottobosco; disturbo antropico; pendenza; altitudine; presenza di predatori e competitori alimentari; prelievo venatorio.

Oltre alle sopra elencate possibili cause, che potrebbero aver influenzato la presenza della specie nel comprensorio dell’A.C.A.T.E.R., sono da aggiungere anche l’aumento dell’areale censito e dell’areale riproduttivo. Infatti se nel 2009 l’areale del cervo era di 1370 kmq e quello riproduttivo di 522 kmq, oggi esso è circa 1572 kmq e quello riproduttivo di 607 kmq.

Da quanto ottenuto si può affermare che la popolazione di cervo, in tutte le province ricadenti nell’A.C.A.T.E.R CENTRALE, sembra aver subito un incremento, anche se in modo non costante.

Dai dati riferiti al 2015 essa si aggira intorno ai 2.830 - 3.339 capi rispetto ai circa 2.600 capi ottenuti dalla stima minima di popolazione necessaria a definire il piano di prelievo per la stagione venatoria 2010-2011.

Tra le quattro province indagate quella di Firenze, essendo caratterizzata da una superficie antropizzata superiore al 50% di quella totale, ha registrato un numero di maschi censiti inferiore rispetto alle atre province esaminate.

Le altre due province, Prato e Pistoia, sono state caratterizzate invece da una densità di popolazione in continuo decremento e incremento causati sia dalla disponibilità trofica, sia dalla eterogeneità paesaggistica che dall’aumento di predatori come il Lupo (Canis lupus).

Tra le province esaminate quella di Bologna ha fatto registrare un incremento pressoché costante della popolazione, accompagnato da un aumento sia dell’areale censito che dell’areale riproduttivo. La stima ottenuta per questa provincia, dai conteggi al bramito, è di circa 1450 cervi osservati durante il periodo degli amori, valore che si riduce a fine inverno a circa un migliaio di capi.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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