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Nidificazione della Cicogna Bianca in Toscana: conservazione ed incremento della popolazione

Titolo della tesi


Nidificazione della Cicogna Bianca in Toscana: conservazione ed incremento della popolazione

 

Candidato


Rosso Costanza

 

Relatore


Conti Leonardo

 

Correlatore


Zarri Enrico

 

Anno accademico


2017 - 2018

 

Riassunto


Lo scopo della tesi è dimostrare il successo riproduttivo ottenuto grazie alle misure di conservazione e di reintroduzione della specie selvatica Ciconia ciconia in Toscana, territorio nel quale questo animale da quasi quattro secoli non nidificava più.

Il ritorno di questa specie è stato sicuramente favorito dalla costituzione di centri di reintroduzione, i cui scopi sono stati la riproduzione della specie con successiva liberazione dei nuovi nati e la funzione di richiamo per soggetti di passaggio; la ricolonizzazione della Toscana si deve al Centro Carapax di Massa Marittima (GR).

La Cicogna bianca si può definire specie antropofila, la cui biologia è strettamente connessa alle attività dell'uomo, questa poca diffidenza mostrata ha permesso di svolgere un monitoraggio ravvicinato, approfondendone le abitudini comportamentali.

L'area presa in esame riguarda soprattutto la zona circostante alla più estesa palude interna italiana, il "Padule di Fucecchio", che conserva la maggior parte delle peculiarità che favoriscono la nidificazione della cicogna.

I dati di campionamento rilevati dal monitoraggio dei nidi presenti della nostra regione, raccolti dal 2005 fino ad oggi, hanno permesso di effettuare uno studio sull'accrescimento della popolazione, mentre l'analisi dei parametri ambientali ha permesso di rilevare, per ciascun sito preso in esame, le classi di uso suolo che favoriscono la presenza della specie.

Il territorio toscano offre molte zone umide, habitat particolarmente idonei per l’alimentazione ed ampi spazi aperti: le caratteristiche ambientali maggiormente richieste dalla specie.

Un sostenibile ed equilibrato ecosistema, con le caratteristiche sopra citate, non solo riesce a mantenere ma può implementare la popolazione, che nel passato utilizzava la nostra regione solo come sosta durante il volo migratorio.

I fattori che ne limitano l'espansione in Italia sono molteplici e legati soprattutto all'incontrollabile frammentazione del territorio, data dalla continua crescita delle aree industriali ed urbane, che inevitabilmente sottraggono risorse trofiche alle specie animali.

Altro fattore particolarmente rilevante è rappresentato dalle linee elettriche: le cicogne in Toscana nidificano tutte su tralicci, questi pur offrendo alla specie la possibilità di costruire il proprio nido, al tempo stesso ne costituiscono la più alta causa di mortalità.

Comprendere i fattori che influenzano le dinamiche di popolazione e la distribuzione spaziale presuppone una conoscenza approfondita dei fattori ecologici che regolano i fenomeni riproduttivi della specie.

Queste conoscenze vengono utilizzate per una gestione adeguata, garantita soprattutto dalle politiche conservazionistiche in vigore.

Se inizialmente il successo era soprattutto garantito dalle opere di restocking, si parla quindi di un "incremento antropizzato", analizzando i dati ottenuti dai monitoraggi e gli usi del suolo caratterizzanti i siti della Toscana, possiamo affermare oggi che la popolazione nidificante è in costante aumento grazie alle condizioni ambientali che quì trova, garantite dalle politiche conservazionistich: si può quindi parlare di un processo naturale che fa sperare in una sempre più stabile e spontanea colonizzazione della specie.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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