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Analogie e discordanze tra genotipo e fenotipo nell'identificazione degli ibridi lupo-cane: il caso studio del Progetto LIFE M.I.R.Co Lupo

Titolo della tesi


Analogie e discordanze tra genotipo e fenotipo nell'identificazione degli ibridi lupo-cane: il caso studio del Progetto LIFE M.I.R.Co Lupo

 

Candidato


Galli Francesca

 

Relatore


Bozzi Riccardo

 

Correlatore


Reggioni Willy

 

Anno accademico


2018 - 2019

 

Riassunto


Il lupo appenninico, specie unica del nostro territorio, rischiò l'estinzione prima del 1971, anno del decreto che ne proibì la caccia.

Grazie alla legge che ne prevede la tutela e la conservazione, oggi, è in forte ripresa, ha ricolonizzato territori da cui era sparito totalmente, arrivando fino alle Alpi.

Sono ancora presenti problemi per il lupo appenninico: bracconaggio, avvelenamenti e anche casi di ibridazione con cani selvatici o vaganti. Grazie a progetti come il LIFE M.I.R.Co Lupo (acronimo che sta per Minimizzare l'Impatto del Randagismo canino sulla Conservazione del lupo in Italia) si sta cercando di migliorare il rapporto tra questa specie selvatica e gli allevatori, soprattutto per via degli attacchi al loro bestiame,e di mitigare la minaccia genetica dell'ibrido lupo-cane.

Essendo il lupo selvatico e il cane domestico dello stesso genere Canis, il loro incrocio da origine ad ibridi fertili. Non essendo essa un'ibridazione naturale, quindi con effetto positivo per le popolazioni, ma di origine antropica, non favorisce nessuna delle due specie.

Essa riesce a progredire grazie all'elevato numero di cani vaganti in Italia rispetto all'esiguo numero di lupi, alla perenne fertilità del cane maschio con cui la lupa può accoppiarsi in caso di assenza del lupo maschio e alle risorse alimentari rese indirettamente disponibili dall'uomo, che aiutano la femmina di lupo, sola, a procurare cibo per lei e i suoi cuccioli ibridi.

Il Progetto LIFE M.I.R.Co prevede quindi di sensibilizzare la popolazione sulla conservazione del lupo e sulle problematiche derivanti dai cani vaganti, neutralizzare il potenziale riproduttivo degli ibridi e dei cani vaganti e ridurre il rischio sanitario per la trasmissione dei patogeni da cane a lupo.

Prima degli anni '60 gli ibridi venivano identificati esclusivamente tramite analisi delle caratteristiche fenotipiche quali: anomalie della maschera facciale, sperone sulle zampe posteriori, colorazioni anomale del mantello o unghie depigmentate. Oggi si affiancano a queste analisi quelle genetiche di campioni invasivi o non invasivi.

Queste analisi, quali: controllo del mtDNA, marcatori su cromosomi sessuali, SNP e marcatori biparentali, riescono a identificare l'individuo come lupo, cane o ibrido. Questi esami sono diventati essenziali poiché gli individui ibridi che si incontrano oggi potrebbero essere di generazione successiva alla prima e non presentare caratteristiche fenotipiche particolari.

Purtroppo, anche le analisi genetiche possono sbagliare, identificando dei falsi ibridi o degli ibridi criptici. Questi falsi sono causati dalla bassa quantità o qualità del DNA o da errori umani o di strumentazione.

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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