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Le cellule somatiche nel latte d’asina come indicatore di salute e benessere animale

Titolo della tesi


Le cellule somatiche nel latte d’asina come indicatore di salute e benessere animale

 

Candidato


Renzi Manuel

 

Relatore


Martini Andrea

 

Correlatore


Corrias Franco

 

Anno accademico


2018 - 2019

 

Riassunto


Le cellule somatiche sono un’importante componente del latte e la loro conta viene generalmente utilizzata nelle comuni specie in lattazione come un indice di salute della mammella e come indicatore di qualità del latte stesso.

Il numero elevato di tali cellule nel latte viene generalmente associato alla presenza di fenomeni flogistici del tessuto mammario che determinano modificazioni fisico-chimiche del prodotto.

L’infiammazione può essere determinata da mastite ad opera di agenti mastitogeni ma anche da altri fattori (meccanici, traumatici, ambientali etc..) non necessariamente causa di infezione.

Il presente elaborato si propone dunque di esaminare il ruolo delle cellule somatiche nel latte d’asina e di verificare se anche per questa specie possano essere considerate come un indice di salute dell’animale.

Unitamente alla determinazione delle SCC sono stati presi in considerazione anche gli altri parametri qualitativi del latte e i parametri relativi al benessere degli animali presi in esame (BCS, analisi virologiche e parassitologiche).

Per lo studio è stato scelto un gruppo di 30 asine in lattazione appartenenti al Complesso Agricolo Forestale “ Le Bandite di Scarlino”. I prelievi di latte sono stati condotti mensilmente e due volte al giorno (mattina e pomeriggio) per una durata complessiva di 14 mesi.

La determinazione del contenuto in cellule somatiche è stata effettuata attraverso il metodo fluoro-opto-elettronico ancora con apparecchiatura automatizzata (FOSSOMATIC FC), mentre l’esame batteriologico per la ricerca di agenti mastitogeni si è basato sull’applicazione di tecniche colturali che prevedevano la semina di un’aliquota dei campioni in terreni di coltura specifici per l’identificazione morfologica degli isolati.

I dati relativi alla conta delle SCC hanno evidenziato che nella specie asinina, così come evidente in letteratura e anche nel nostro studio, si attestano su valori generalmente bassi. E’ stato inoltre confermato anche il dato bibliografico relativo alla tendenza delle SCC a ridursi con la fine della lattazione.

Nei tre animali in cui tale condizione non si è verificata abbiamo voluto valutare l’ipotesi che ciò potesse essere attribuito alla possibile presenza di agenti mastitogeni, responsabili di tale aumento.

L’analisi della varianza eseguita sui valori medi di SCC confrontati con gli esiti batteriologici per mastitogeni ha indicato però che nessuno dei tre animali citati sopra ha fatto registrare valori significativi.

Questo a testimonianza del fatto che, nel nostro studio, il numero di cellule somatiche non sembra essere indicativo o influenzato dalla presenza di infezione della mammella. Tale elaborato rappresenta dunque un primo contributo per dare un significato alle cellule somatiche come indicatore dello stato di salute della mammella nelle asine.

Ai fini di una corretta valutazione dell’attività che tali cellule assumono nel latte d’asina, sarebbe necessario approfondire in futuro i seguenti aspetti:

  • seguire le asine per più tempo e vedere l’andamento delle cellule e gli eventuali isolamenti batterici;
  • valutare meglio la sensibilità e specificità dei test microbiologici eseguiti alla luce delle caratteristiche chimico-fisiche del latte d’asina (lisozima, lattoferrina);
  • Il ruolo delle cellule somatiche stesse (difensive, sfaldamento) in base alle considerazioni della fisiologia degli equidi (anatomia della mammella, fisiologia placentare, suzione del puledro).

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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