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“Alieni tra noi”: percezione pubblica e tolleranza sociale verso i parrocchetti dal collare invasivi in Italia


Titolo della tesi


“Alieni tra noi”: percezione pubblica e tolleranza sociale verso i parrocchetti dal collare invasivi in Italia

 

 Candidato


Giuntini Silvia

 

Relatore


Sargentini Clara

 

Correlatore


Mori Emiliano

 

Anno accademico


2018 - 2019

 

Riassunto


Le invasioni biologiche rappresentano una delle principali cause dall’attuale crisi della biodiversità globale, in particolare nelle aree urbane e suburbane. Le ricerche su questo argomento si sono tradizionalmente focalizzate sugli impatti ecologici, mentre un’attenzione limitata è stata riservata alle componenti sociali. Il parrocchetto dal collare Psittacula krameri è uno degli invasori di maggior successo nel mondo ed è ampiamente apprezzato dal grande pubblico, essendo stato introdotto attraverso il commercio di animali domestici. Nella mia tesi di laurea, ho studiato se l'introduzione a lungo termine, la dimensione totale della popolazione e il numero di grandi percezioni delle chiamate sociali colpite da questa specie in tre popolazioni di città italiane influenzino la tolleranza sociale nei confronti del parrocchetto dal collare. Ho usato un survey visivo (N = 414 questionari), che si è rivelato di avere successo per valutare le attitudini del grande pubblico verso il parrocchetto dal collare in 3 città italiane, Roma, Palermo e Firenze.
La tolleranza nei confronti di questa specie invasiva è diminuita drasticamente con l'aumentare del numero di richiami di volo nell’unità di tempo da parte di questa specie, fornendo in tal modo supporto all'ipotesi di coinvolgimento del parrocchetto dal collare nell'inquinamento acustico. Al contrario, la dimensione della popolazione totale e gli anni trascorsi dalla prima introduzione locale non sono risultati variabili importanti nel determinare gli atteggiamenti sociali. La consapevolezza degli impatti esercitati dalle specie invasive si ottiene principalmente quando le popolazioni sono naturalizzate e stanno già influenzando la biodiversità autoctona e il benessere umano, quindi quando la loro gestione diventa difficile. Nelle prime fasi dell’invasione, l'intervento sarebbe pertanto facilitato ma, in particolare se si tratta di specie carismatiche come il parrocchetto dal collare, è spesso ostacolato dai movimenti sociali e dai gruppi difensori dei diritti animali, in particolare negli ecosistemi urbani. Pertanto, campagne educative sull'impatto ecologico e sociale delle specie esotiche invasive negli ecosistemi urbani sono ampiamente raccomandate per attuare azioni di gestione efficaci.

 





 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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