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Evoluzione della consistenza della popolazione di cervo (Cervus elaphus) nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna e impatto sulla vegetazione


Titolo della tesi


Evoluzione della consistenza della popolazione di cervo (Cervus elaphus) nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna e impatto sulla vegetazione

 

Candidato


Nocentini Marta

 

Relatore


Sargentini Clara

 

Correlatore


Leonessi Loretta

 

Anno accademico


2018 - 2019

 

Riassunto


Questa tesi descrive un metodo di conteggio utilizzato per stimare la consistenza della popolazione del cervo nel Parco: il censimento al bramito. Esso è stato applicato a partire dal 1988, in un'area situata nel versante toscano del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Poi, dal 2000 grazie alla collaborazione tra vari Enti tra i quali: l'Ente Parco, l'Unione dei Comuni Montani del Casentino, le Amministrazioni Provinciali di Arezzo, Forlì-Cesena, Firenze e dell'ex Corpo Forestale dello Stato si è cercato di realizzare un censimento completo su entrambi i versanti regionali del Parco. Il censimento al bramito ad oggi risulta essere lo strumento più valido per fornire informazioni sulla consistenza e densità, incremento e mortalità della popolazione del cervo; applicabile in aree morfologicamente complesse e con notevole sviluppo vegetazionale come le Foreste Casentinesi. Importante è poter garantire una ripetizione in maniera constante, negli anni, di questo conteggio per poter valutare l'andamento della popolazione nel tempo. Oggetto di questo studio è la variazione della consistenza e della densità della popolazione del cervo negli anni dal 2007 al 2018. Per gli anni indicati, si evidenzia un trend positivo di crescita della popolazione da circa 1.800 capi nel 2007 a circa 2.500 capi nel 2018 con alcune flessioni. Queste in funzione della variazione della superficie censita e non necessariamente dovuta alla variazione del numero degli animali. Lo stesso trend positivo si riscontra per il valore della densità, infatti dal 2007 si è assistito ad un graduale incremento passando da circa 9 capi/100 ha a circa 13 capi/100 ha nel 2018, con una piccola flessione negli ultimi due anni. Nel complesso dunque, la densità totale dei maschi bramenti nell'area censita negli anni presi in esame, non ha subito forti variazioni. É stato poi descritto l'impatto della densità elevata e dell'aumento dei capi sulla vegetazione forestale, illustrando i danni alimentari e comportamentali che il cervo causa alla rinnovazione. Sono esposti alcuni studi effettuati nel Parco nel corso degli anni, legati al rapporto tra fauna ungulata e gestione forestale, nella speranza di contribuire alla definizione di linee di gestione sostenibili e attenuare i conflitti sociali e i danni agli ecosistemi forestali. Vengono valutate le possibilità di intervento ecologiche utilizzabili nel Parco: il monitoraggio della consistenza della popolazione negli anni; l'utilizzo e l'eventuale obbligo di utilizzo di recinzioni; la programmazione di interventi di miglioramento ambientale. Lo studio sulle "microchiudende" introdotte con il Piano di gestione complesso regionale "Foreste Casentinesi" 2008-2017, rileva come queste siano lo strumento più adatto per favorire la rinnovazione forestale. Ad oggi però, vi è un costo troppo elevato di realizzazione e mantenimento che non consente al Parco l’attuazione del piano decennale degli interventi previsti.

 





 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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