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Accordi volontari per una zootecnia sostenibile

 

Titolo della tesi


Accordi volontari per una zootecnia sostenibile

 

 

Candidato


Marcaccio Lorenzo

 

 

Relatore


Contini Caterina

 

 

Correlatore


 

 

Anno accademico


2018 - 2019

 

 

Riassunto


La tesi di laurea consiste in un esperimento di scelta per analizzare le preferenze dei consumatori rispetto alle certificazioni ambientali sulla carne bovina. Lo studio è stato condotto tramite un sondaggio online, attraverso la piattaforma Google Moduli, ed ha coinvolto un campione di 360 individui responsabili degli acquisti e consumatori di carne, provenienti da 17 regioni italiane, con un’età compresa fra i 18 e gli 80 anni. Il campione è ben distribuito tra Nord, Centro, Sud e isole, con una prevalenza di marchigiani, mentre per quanto riguarda l’età prevalgono i giovani.
Il questionario, oltre all’esperimento di scelta, ha rilevato le caratteristiche psicografiche relative all’interesse per la salubrità del cibo, la sostenibilità dei processi e la provenienza delle carni.
Il prodotto scelto per l’esperimento è una bistecca di carne bovina di origine italiana. Applicando la teoria di Lancaster che riconduce l’utilità di un bene ai suoi attributi, lo studio ha individuato i seguenti quattro fattori rilevanti per l’acquisto di una bistecca di origine italiana: Razza (Marchigiana, Limousin), presenza di una certificazione  “Carbon Footprint”, presenza di una certificazione “Carne Biologica” e prezzo espresso in €/kg (18, 22, 26, 30).
L’esperimento consiste nel chiedere ai rispondenti di selezionare l’alternativa preferita tra due bistecche che si differenziano tra loro per gli attributi selezionati. I rispondenti possono anche optare per la non-scelta, nel caso che nessuna delle due alternative sia gradita.
I risultati dell’esperimento sono stati elaborati con la metodologia di analisi a classi latenti, utilizzando il software Latent Gold Choice 4.5 (Statistical Innovation Inc.) che ha consentito di studiare l’eterogeneità delle preferenze, suddividendo il campione in 4 classi omogenee.
Lo studio mostra la presenza di una classe di consumatori interessata alla sola impronta ecologica e di una classe interessata sia all’impronta ecologia che al biologico. La classe che presta attenzione solo all’impronta ecologica è quella dei giovanissimi, sensibile al prezzo, poco attenta alla sostenibilità ambientale, ma disponibili a pagare per un chilo di bistecca che presenti una ridotta impronta ecologica fino a 1,35 euro in più. Una possibile motivo che spiega perché questa classe mostri interesse per l’impronta ecologica è riconducibile alla campagna di sensibilizzazione rispetto alle emissioni di CO2 promossa da Greta Tunberg, per cui, l'impronta ecologica costituisce un attributo determinante tra i più giovani che sono anche i più coinvolti nel movimento animato da Greta, indipendentemente dalla loro sensibilità per la sostenibilità delle produzioni. Non sorprende invece che la classe attenta a entrambe le certificazioni ambientali sia costituita da individui sensibili nei confronti dell'ambiente, della salubrità degli alimenti e della provenienza locale dei prodotti. Per questa classe il prezzo non è un fattore limitante nella scelta, per lo meno fino a valori di 30 euro.

 

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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