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Fitness della lepre all’interno delle Aziende Faunistico Venatorie - analisi della relazione tra preferenze alimentari e uso del suolo

 

Titolo della tesi


Fitness della lepre all’interno delle Aziende Faunistico Venatorie - analisi della relazione tra preferenze alimentari e uso del suolo

 

Candidato


Elmi Martina

 

Relatore


Conti Leonardo

 

Correlatore


 

 

Anno accademico


2018 - 2019

 

Riassunto


L’obiettivo di questa tesi di laurea è quello di analizzare la vocazione delle Aziende Faunistico Venatorie, ossia le preferenze alimentari della lepre, mettendo in relazione il numero di soggetti rilevati all’interno di alcune aree delle A.F.V. e l’uso del suolo di queste ultime.
Sono state prese in esame quattro Aziende Faunistico Venatorie situate nella provincia di Firenze, che hanno come specie di indirizzo la lepre. All’interno di ciascuna azienda sono stati effettuati due censimenti notturni con faro, seguendo dei precorsi prestabiliti, “transetti”, uguali in entrambi i censimenti.
In ciascuno di questi censimenti il numero di lepri avvistato lungo il “transetto” è stato messo in relazione con l’uso del suolo nel punto di avvistamento.
Per esaminare i dati puntuali del censimento della lepre nelle A.F.V. e il parametro ambientale uso del suolo, è stato utilizzato il software opensource QGIS (versione 3.10 A Corunà). I dati degli strati informativi sono stati elaborati tramite operazioni di geoprocessing intersect e i relativi risultati sono stati estrapolati e analizzati in formato tabellare con il plugin DataPlotl.
Allo scopo di analizzare la vocazione delle Aziende Faunistico Venatorie prese in considerazione è stato necessario valutare l’uso del suolo attraverso operazioni di analisi spaziale in ambiente GIS: tramite operazioni di geoprocessing intersect sono stati processati gli strati informativi delle A.F.V. e dell’uso suolo della Regione Toscana. Il layer di intersezione di output consente di estrapolare i dati di uso del suolo per le quattro aziende censite.
Dai dati esaminati è emerso che le lepri comuni, in inverno, prediligono i prati stabili, i seminativi, i vigneti, le colture temporanee (in particolare quelle di erba medica) e i campi di grano che, nel periodo invernale, sono allo stadio vegetativo di germogli e quindi molto teneri. È emerso inoltre che questi animali evitano i boschi, sia di latifoglie che di conifere e le aree miste (arboree e arbustive) in quanto risultano meno sicure a causa della difficoltà di avvistamento di predatori e della scarsità di nutrienti. Le lepri scarseggiano inoltre nelle aree fortemente antropizzate come pertinenze abitative e aree estrattive a causa della continua presenza dell’uomo.
La presenza delle lepri sulle strade è frequente, specialmente quando i diversi tipi di coltura sono frammentati e in particolare durante i periodi di pioggia in quanto ricercano superfici più asciutte.
Al fine di aumentare la popolazione delle lepri e l’irradiamento delle zone circostanti, mantenendo il corretto equilibrio tra numero di individui e risorse trofiche,sono necessari interventi di miglioramento qualitativo dell’alimentazione, maggiore eterogeneità degli habitat e diffusione di sistemi agricoli misti.

 





 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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