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Interazioni fra Apoidei (Latreille, 1802) e le infiorescenze del girasole (Helianthus annuus L., 1753)



Titolo della tesi


Interazioni fra Apoidei (Latreille, 1802) e le infiorescenze del girasole (Helianthus annuus L., 1753)

 

Candidato


Putrino Bianca

 

Relatore


Dani Francesca Romana

 

Correlatore


 

 

Anno accademico


2019 - 2020

 

Riassunto


Il girasole (Helianthus annuus, L.) appartiene alla famiglia delle Composite e deve il suo nome alla particolare capacità dei capolini di seguire, durante il giorno, i movimenti del sole. Possiede un apparato radicale fittonante, un fusto eretto ruvido che può arrivare fino a 2 metri. Le foglie sono ovate con margine dentato. L’infiorescenza apicale è una calatide costituita da un ricettacolo discoidale circondato da due o più serie di brattee. In fase di maturazione la calatide presenta due tipi di fiori: quelli esterni sterili, chiamati impropriamente petali, e quelli interni fertili, che presentano una fioritura proterandra e scalare dall’esterno verso l’interno. Il frutto è un achenio romboidale formato da un guscio contente il seme vero e proprio. Il girasole compie il proprio ciclo vegetativo dall’emergenza alla maturazione fisiologica, in 110-145 giorni. Dalla fioritura, la calatide e poi gli acheni in via di formazione costituiscono l’organo di riserva della pianta verso la quale migrano gli assimilati. Il ciclo si divide in quattro fasi: semina-emergenza, emergenza-fioritura, fioritura-maturazione fisiologica, essiccamento degli acheni.
Il presente lavoro è stato svolto fra gennaio e settembre 2020 ed ha analizzato alcuni dati e campioni biologici raccolti nell’ambito di uno studio condotto sul campo durante le estati 2018 e 2019. L’obiettivo dello studio era analizzare le interazioni fra apoidei, in qualità della loro attività di pronubi e due cultivar di H. annuus, varietà “Toscana” utilizzato nelle colture biologiche e varietà “ibrida LG 50.525” coltivato in maniera tradizionale, entrambe coltivate in parcelle sperimentali nell’azienda agricola di Montepaldi (FI). I dati raccolti in campo sono stati analizzati per valutare quale risorsa (polline e/o nettare) venisse foraggiata prevalentemente e da quale stadio di sviluppo dei fiori. Si è inoltre analizzato il contenuto zuccherino dei fiori di stadi diversi e l’influenza dei pronubi in termini di impollinazione e sviluppo degli acheni.
Analizzando i dati di campo riguardanti il comportamento degli Apoidei sulle infiorescenze, abbiamo determinato a quale stadio fenologico dei fiori (maschio/femmina) e a quale ricompensa (polline/nettare) fosse interessato ciascun esemplare osservato. I risultati hanno mostrato che la maggior parte degli esemplari ricerca attivamente fiori maschili per raccogliere il nettare (85% nel 2018; 94% nel 2019). Per verificare se questa preferenza fosse legata alla qualità del nettare, abbiamo confrontato per 5 diverse calatidi il contenuto in zucchero dei fiori maschili e femminili, estraendoli in acqua e misurando il grado Brix degli estratti con un rifrattometro portatile per piccoli volumi. La quantità di zuccheri è risultata significativamente più alta nei fiori maschili (test di Student per dati appaiati, t=2,78, p<0.01).
Per valutare quanto i pronubi, costituiti prevalentemente da apoidei, contribuiscano all’impollinazione, nell’estate 2019 alcune infiorescenze erano state schermate con reti a maglia sottile; gli acheni sono stati confrontati con quelli di piante non schermate con calatide di diametro comparabile. Sfortunatamente i danni provocati dalla fauna selvatica hanno ridotto il numero di piante da cui è stato possibile raccogliere la calatide essiccata a sole 4 coppie (due dalla parcella biologica e due dalla parcella convenzionale).
Un campione consistente di acheni (N fra 100-180) è stato raccolto da ciascuna calatide, avendo cura di campionare in maniera omogenea lungo tutto il suo diametro e sono stati pesati. Dai dati raccolti si evince che il peso medio degli acheni di calatidi non schermate risulta maggiore sia nelle coltivazioni biologiche che in quelle sperimentali e le differenze sono risultate significative per 3 su 4 delle coppie di calatidi considerate (test di Student). Il peso degli acheni sembra quindi essere influenzato in maniera positiva dall’impollinazione dei pronubi.
Per ogni calatide inoltre sono state compiute prove di germinabilità su circa 100 degli acheni raccolti. Per ciascun achenio, di peso noto, è stato registrato se germinava o no. Dai risultati non sono emerse differenze consistenti fra gli acheni provenienti da calatidi schermate agli insetti e quelle non schermate. La germinabilità degli acheni dei girasoli convenzionali infatti non sembra dipendere dall’impollinazione degli Apoidei Quindi, nonostante le calatidi visitate dai pronubi abbiano acheni di peso medio maggiore, questo non influisce positivamente sulla germinabilità. Tuttavia, per l’esiguo numero di calatidi disponibili questi risultati non possono essere considerati definitivi.

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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