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Studio dei feromoni del punteruolo del fico (Aclees taiwanensis Kôno) e contributo allo sviluppo di trappole feromonali per il monitoraggio e la cattura

Titolo della tesi

Studio dei feromoni del punteruolo del fico (Aclees taiwanensis Kôno) e contributo allo sviluppo di trappole feromonali per il monitoraggio e la cattura

 

Candidato


Regini Gaia

 

Relatrice


Dani Francesca Romana

 

Correlatore


 

 

Anno accademico


2019 - 2020

 

Riassunto


Il punteruolo del fico (Aclees taiwanensis Kôno) è un coleottero curculionide, osservato per la prima volta in Italia nel 2005 da Ciampolini et al. e probabilmente arrivato tramite il commercio di piante vive ornamentali. Aclees taiwanensis attacca l’albero di fico (Ficus carica L.), una moracea di una certa importanza economica, in particolare nei paesi del bacino del Mediterraneo. La determinazione della specie degli esemplari è stata difficoltosa, anche per l’assenza di chiavi di identificazione. Inizialmente sono stati attribuiti a A. cribratus Gyllenhal, poi a A. sp. cf. foveatus Voss e infine a A. taiwanensis Kôno (M. Meregalli, M. Boriani, M. Bollino, C. Hsu, 2020) I danni causati al fico sono dovuti soprattutto alle femmine che scavano dei fori nel tronco del fico, poco al di sotto del livello del terreno, per deporre un uovo in fondo ad ognuno di essi, e poi alle larve xilofaghe che ne schiuderanno.

All’interno di un albero infestato si possono trovare fino a 8-12 individui. Con il ripetersi degli attacchi, gli organi vitali vengono danneggiati fino alla morte della pianta. Gli adulti si nutrono delle gemme apicali e dei siconi. Talvolta gli attacchi interessano anche la porzione epigea dei fichi. Alcuni tentativi di contrasto al punteruolo del fico basati sull’uso di insetticidi e bioinsetticidi non hanno dato buoni risultati. Anche per questo, è opportuno valutare l’efficacia di strategie di controllo basate su attrattivi.
I feromoni ricoprono un ruolo cardine nella comunicazione intraspecifica tra insetti e, in taluni casi, possono essere impiegati con successo nella lotta alle specie infestanti, per effettuare monitoraggio sull’andamento delle popolazioni e/o azioni di controllo. La natura chimica dei feromoni degli insetti è estremamente variabile e fra quelli che presentano centri chirali, spesso solo uno degli enantiomeri è sintetizzato e si mostra attivo come semiochimico. 
I componenti volatili (VOCs) presenti nel capo e nel torace di maschi e femmine di A. taiwanensis sono stati recentemente caratterizzati da Iovinella et al. (2020) come una complessa miscela di monoterpeni i cui componenti principali sono limonene, o-cymene e α-pinene. Gli stessi autori hanno anche dimostrato, in laboratorio, che le miscele ricostituite di VOCs dei due sessi esercitano un’azione attrattiva nei confronti del sesso opposto.
Gli obiettivi principali della mia tesi sono stati: (1) comparare la stabilità dell’emissione dei VOCs ricostituiti, applicati a diversi materiali da utilizzare nello sviluppo di trappole a feromoni e (2) indagare la chiralità dei componenti chirali dei VOCs.
Per il primo obiettivo, sono state analizzati, tramite gas cromatografia accoppiata a spettrometria di massa, estratti da spazio di testa, dei VOCs rilasciati dai supporti assorbenti mantenuti in cella termostatica, in campo o in serra per tre settimane. I supporti consistevano in tamponcini da dentista o in erogatori in gomma, entrambi sigillati in bustine termosaldate di alluminio e plastica in cui erano praticati due fori di circa mezzo centimetro di diametro. In entrambe i casi, i VOCs si sono mantenuti fino alla fine della sperimentazione, ma sono gli erogatori di gomma hanno mostrato di mantenerne meglio il profilo originale.
Per lo studio dei componenti chirali dei VOCs sono stati analizzati capo e protorace di individui di sesso maschile, utilizzando un gas cromatografo, sul quale era istallata una colonna adatta alla separazione enantiomerica dei terpeni (HP Cyclodex-B), accoppiato a uno spettrometro di massa. I tempi di ritenzione sono stati confrontati con quelli degli standard degli enantiomeri di alcuni componenti. Per i composti per i quali gli standard non sono disponibili, l’ordine di ritenzione dei diversi composti è stato confrontato con i dati riportati in letteratura (. Sono stati riconosciuti entrambi gli enantiomeri di tutti i composti chirali che costituiscono i feromoni di A. taiwanensis tranne il camphene di cui è stata trovata solo la forma R, mentre la S potrebbe in coeluizione con il 1S, 5S-sabinene. Per l’α-pinene i due enantiomeri sono in quantità comparabili, mentre 1S, 5S-sabinene, R-limonene e S-β-pinene prevalgono sull’altro enantiomero.
Rispetto ai composti precedentemente riportati sono stati rilevati: γ-terpineolo, canfora, α-cariofillene, β-cariofillene e timolo. La presenza di queste sostanze deve però essere studiata su un numero maggiore di individui.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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