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Foraggiamento dissuasivo e di adescamento come metodo di controllo e prevenzione danni ai vigneti

Titolo della tesi

Foraggiamento dissuasivo e di adescamento come metodo di controllo e prevenzione danni ai vigneti

 

Candidato


Tempesti Matteo

 

Relatore


Bozzi Riccardo

 

Correlatore


Capaccioli Andrea

 

Anno accademico


2019 - 2020

 

Riassunto


L’incremento demografico della specie cinghiale all'interno del territorio nazionale, in particolar modo nella regione Toscana, ha portato ad un grosso impegno gestionale.

Gli Enti che si occupano di gestione del sistema faunistico sono gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) ed i servizi da loro svolti riguardano anche il controllo del cinghiale, la prevenzione dei danni all'agricoltura ed al sistema pubblico vista la recente presenza di questa specie anche nelle aree urbanizzate.
Una problematica importante riguarda lo spostamento di massa di ungulati verso aree agricole, in particolar modo di cinghiali, dovuto a molteplici fattori: la continua ricerca di cibo per il proprio fabbisogno nutrizionale, un'elevata pressione venatoria, ma anche l'aumentata presenza del predatore naturale della specie.
Questi elementi hanno portato alla formazione di un sistema complesso di contenimento della specie al fine di proteggere le colture.
Esistono vari metodi di prevenzione come recinzioni, sistemi dissuasivi acustici ed olfattivi, accompagnati da attività diretta di contenimento come il controllo venatorio e il sistema di abbattimento (vedi art. 37 della l.r. 3/1994).
Il contenimento può essere effettuato anche tramite un sistema di dissuasione alimentare all’interno dell'habitat naturale del cinghiale, ovvero in aree boschive distanti dalle attività agricole. 
Il sistema preso in oggetto consiste nel foraggiamento del cinghiale con la creazione di transetti ricadenti in aree specifiche dove la specie può alimentarsi in modo tale da non dover raggiungere aree agricole o aree antropizzate.
Questo metodo favorisce così un sistema continuo di alimentazione all’animale.
La fase successiva vede l’utilizzo di un sistema di foraggiamento a scopo di adescamento con l’obbiettivo di attirare la specie oggetto di controllo.
Questa metodologia risulterebbe fondamentale per l'abbattimento e il contenimento della specie stessa, oltre ai classici e ben conosciuti sistemi venatori e di controllo della succitata legge regionale.
L'utilizzo di questo sistema di contenimento per quanto impegnativo a livello gestionale, potrebbe essere risolutivo e meno costoso a livello di prevenzione danni alle colture agricole, visto anche l'elevato numero di vigneti presenti nel territorio Toscano.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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