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Piante officinali in aree montane marginali: aspetti economico-estimativi della coltivazione, raccolta di specie spontanee e della loro trasformazione


Titolo della tesi


Piante officinali in aree montane marginali: aspetti economico-estimativi della coltivazione, raccolta di specie spontanee e della loro trasformazione

 

 Candidato


Concini Tiziana

 

 Relatore


Fratini Roberto

 

 Correlatore


 

 Anno accademico


2019 - 2020

 

 Riassunto


La tesi tratta dei vari aspetti tecnici ed economici della raccolta delle piante officinali di crescita spontanea nelle aree montane marginali, ma anche della coltivazione di quelle piante che non sono reperibili nelle stesse aree o la cui reperibilità, ai fini di una produzione professionale, è troppo limitata o discontinua.
Tratta inoltre degli stessi aspetti tecnici ed economici della trasformazione delle piante ricavate in prodotti erboristici di varia natura, in strutture e con procedure e strumenti compatibili con quelli a disposizione di piccole e medie aziende collocate in aree montane marginali.
Per rendere più concrete le considerazioni sugli aspetti sopraccitati viene esaminato il caso di una piccola azienda agricola del settore, situata in tale tipo di ambienti ed ubicata nell’area alpina orientale.
Dopo la descrizione generale dell’azienda, ne viene esaminata nei particolari l’attività, sia nel prevalente settore delle piante officinali, ma anche in quello complementare dei piccoli allevamenti avicolo e delle api , nonché per ciò che concerne la trasformazione dei prodotti derivanti da tutte tali attività. Vengono altresì presentati alcuni aspetti economico-estimativi delle varie produzioni.
Si è data anche rilevanza a specifici problemi, con relative possibilità di risoluzione, che l’azienda ha riscontrato nello svolgimento del proprio lavoro quotidiano, primo fra questi la convivenza delle colture con la fauna selvatica (capriolo, cervo, ecc.), presentando a questo proposito i diversi danni dalla stessa prodotti e le possibilità di prevenirli.
Si accenna anche alla questione degli animali predatori (volpe, faina, poiana, ecc.) nei riguardi dei volatili allevati.
Si esamina infine l’estensibilità dell’esperienza generale di tale azienda ad altre aziende del territorio nazionale, pur diverse per alcune caratteristiche, ma accomunate dall’ubicazione in aree montane marginali.

 



 

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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