Naviga nel sito della Scuola di Agraria

Ibridazione antropogenica tra lupo e cane

In questa pagina

Titolo della tesi

Ibridazione antropogenica tra lupo e cane

Candidato

Lotti Eleonora

Relatore

Ponzetta Maria Paola

Correlatori

 

Anno accademico

2021 - 2022

Riassunto

Il lupo (Canis lupus) presenta un’elevata capacità di dispersione e adattamento, che gli ha permesso di sopravvivere alle modificazioni ambientali prodotte dall’attività antropica e di colonizzare varie zone che distano centinaia di chilometri da quella di origine. Nel corso del XIX secolo, questa specie ha subito un drastico declino a causa della persecuzione da parte dell’uomo, fino a raggiungere negli anni ’70 il minimo storico di circa un centinaio di esemplari in tutto il territorio italiano. Dalla metà degli anni ’80, con l’espandersi delle superfici boscate ed il ritorno degli ungulati selvatici, si è assistito ad un progressivo aumento dell’areale di distribuzione e della consistenza numerica del Lupo, che con la legge Nazionale 157/92 è diventata specie particolarmente protetta. Ad oggi però c’è un nuovo fenomeno che sta minacciando la popolazione italiana del lupo: l’ibridazione antropogenica. Questo fenomeno appare come la più subdola minaccia alla conservazione dell’integrità genetica della specie, e sta mettendo a rischio il patrimonio genetico del lupo. Lo scopo di questa tesi è quello di presentare e definire il fenomeno dell’ibridazione “antropogenica” lupo-cane e di rappresentare buone pratiche di gestione di tale fenomeno. Allo scopo di minimizzare gli effetti negativi di questo fenomeno risulta strettamente necessario identificare gli eventuali individui ibridi all’interno della popolazione parentale, nonché quantificare e, possibilmente, monitorare la diffusione di tali ibridi all’interno della popolazione per adottare le migliori soluzioni gestionali. A tal proposito, vengono utilizzati due criteri: i caratteri fenotipici, che riguardano le caratteristiche morfologiche dell’animale, e i caratteri genotipici, che si basano invece sui caratteri ereditari. A livello gestionale, nel tentativo di eliminare, o quantomeno minimizzare, gli effetti negativi di questo fenomeno, sono stati elaborati dei piani di gestione che facciano riferimento alla consistenza del fenomeno e alle caratteristiche della zona presa in esame. In Italia fino ad oggi il lupo è stato oggetto di 18 progetti, cofinanziati dalla Commissione Europea con il proprio strumento finanziario LIFE. Alcuni di questi progetti hanno proprio come obiettivo quello di contrastare l’ibridazione e per farlo sfruttano diverse strategie di intervento, quali: rimozione opportunistica, rimozione definitiva, rimozione riproduttiva ed eventualmente anche l’eutanasia. Nonostante i notevoli progressi raggiunti fino ad oggi, la complessità del fenomeno e la difficoltà nell’interpretare i risultati degli interventi attuati, rendono necessari ulteriori approfondimenti conoscitivi e nuove sperimentazioni di soluzioni gestionali ancora più efficaci.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

28.11.2023

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni