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“Estrazione di polifenoli dai sottoprodotti della lavorazione delle castagne come possibili repellenti naturali per ridurre i danni degli ungulati”

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Titolo della tesi

“Estrazione di polifenoli dai sottoprodotti della lavorazione delle castagne come possibili repellenti naturali per ridurre i danni degli ungulati”

Candidato

Golini Sara

Relatore

Masella Piernicola

Correlatore

 

Anno accademico

2021 - 2022

Riassunto

Da molti anni si registra un aumento costante della densità delle popolazioni di ungulati autoctoni in tutta la penisola italiana. Ciò è da attribuirsi alla scarsità di predatori come il lupo, nonché alla loro specificità nell’essere estremamente adattabili. Sono sempre più frequenti gli episodi dei loro danneggiamenti a carico non solo del settore agrario, ma anche forestale e persino privato; ciò è dovuto principalmente al fatto che sono sempre meno intimoriti dalla presenza dell’uomo. Da qui la necessità di proporre delle soluzioni per arginare il problema in termini di danni economici, risarcimenti statali e danneggiamenti paesaggistici, nell’ottica anche di raggiungere un livello di convivenza tra uomo e ungulati. I metodi di prevenzione attualmente in uso influiscono sulla sfera comportamentale dell’animale, agendo sia come ostacoli meccanici che psicologici. Purtroppo, questi sistemi non raggiungono un livello di efficienza ed efficacia tale da non indurci a cercare un metodo alternativo. Tuttavia, risulta necessario studiare nuovi metodi alternativi da un punto di vista ambientale ed economico. In quest’ottica, il seguente lavoro di tesi ha previsto l’utilizzo di sottoprodotti della lavorazione delle castagne come possibili repellenti naturali. Sono state eseguite delle estrazioni utilizzando acqua come solvente al fine di ottenere degli estratti acquosi potenzialmente sgradevoli agli animali. È stato applicato il metodo statistico chiamato Superficie di Risposta, con l’obiettivo di recuperare la quantità massima di composti fenolici totale ed ottimizzare il processo di estrazione. Per questo è stato possibile testare due fattori (tempo e temperatura) a cinque diversi livelli. Gli estratti ottenuti sono stati caratterizzate tramite differenti analisi chimico-fisiche (pH, TDS, residuo fisso e Bitter Index). Infine, per quanto riguarda i risultati della superficie di risposta per i composti fenolici totali, non è stato possibile trovare un punto di massimo che ottimizzasse le estrazioni. Pertanto, si è reso necessario applicare funzioni statistiche avanzate nell’ambito della Superficie di Risposta, come la funzione di desiderabilità, con la quale si è ottenuto con una probabilità pari al 70%, il valore massimo raggiungibile alle nostre condizioni (172,30 mg/g), rispetto al valore target di 500 mg/g, preso dalla letteratura.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

28.11.2023

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